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Moore, Thomas.

Poeta e musicista irlandese. Formatosi al Trinity College di Dublino, terminò gli studi a Londra, dove esercitò l'avvocatura e venne a contatto con personaggi altolocati, tra i quali il principe di Galles, cui nel 1800 dedicò la sua prima pubblicazione: una raccolta di traduzioni dalle Odi di Anacreonte. Al 1802 risalgono invece i Poems, editi con uno pseudonimo, che ebbero un grande successo e lo introdussero nei salotti letterari londinesi. Nel 1803 si recò per un anno, come membro dell'amministrazione coloniale, nelle Bermude ed è probabilmente da questo soggiorno che trasse il gusto e le immagini dell'esotico presenti nelle sue composizioni. Ne sono un esempio la raccolta Epistole, odi ed altri versi (1806) e le più tarde novelle in versi di ambientazione orientale Lalla Rookh (1817), che mostravano anche la profonda influenza dell'analoga opera di Byron, di cui M. fu amico. Dal grande poeta assimilò anche la capacità satirica e creativa presente nei versi di Gli amori degli angeli (1823) e nelle satire epistolari La famiglia Fudge a Parigi (1819) e I Fudge in Inghilterra (1835). Tra il 1807 e il 1835, in fascicoli di 12 composizioni ciascuno, M. pubblicò le Melodie irlandesi, ballate e liriche patriottiche musicate dallo stesso autore, che sono forse la sua opera migliore. A ragione M. viene indicato quale rappresentante del Romanticismo inglese, insieme a Byron e Scott, dotato di una propria grazia e squisita musicalità, anche se il suo valore poetico è stato ridimensionato dalla critica rispetto alla fama di cui godette presso i contemporanei. Degna di nota è la biografia di Byron che M. compose su richiesta dello stesso (1930), nella quale incluse lettere originali e parte delle Mémoirs che questi gli aveva affidato e che M. bruciò su richiesta della famiglia (Dublino 1779 - Sloperton, Wiltshire, Londra 1852).